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sabato 27 luglio 2013

La partenza di Alice








Alice è stata una buona compagna di vita, una cagna forte e coraggiosa.
E' volata sul Ponte dell'Arcobaleno nel mese di giugno del 2003, aveva quasi 15 anni. 

Alice, è stata il mio primo Bearded Collie, mi ha insegnato ad amarli, sarà sempre nel mio cuore.




La vita con Alice

Alice fu sostanzialmente quello che si definisce un cane da compagnia. Praticammo l'agility ma non essendo adatti a lei i metodi usati, non fu mai la sua passione. 


Dove dimostrò invece di avere un grande talento naturale fu lo sheepdog. Premettendo che io non ne sapevo assolutamente nulla, e aggiungendo che anche le persone di quel mondo con le quali entrai in contatto non conoscevano per niente la razza, nonostante tutto questo Alice dimostrò di essere l'unica a sapere cosa fare quando si trovò a fronteggiare delle pecore abituate a lavorare con dei Border Collies. Partecipai ad uno stage di sheepdog e lei, senza aver mai visto una pecora prima, ricordo che riuscì, nonostante me, a radunare le pecore, spostarle, farle entrare in un recinto e farle uscire. Fu un'esperienza incredibile. Vedevo Alice che sembrava un cane assolutamente diverso, lavorava usando il suo istinto, in modo totalmente indipendente. 
Mi commossi. 

Avrei voluto continuare con lei ma la vita si mise di traverso. Mio padre si ammalò e per un anno intero io feci avanti e indietro dall'ospedale, ogni giorno. I miei unici momenti sereni erano quelli che trascorrevo a passeggio con Alice. Dimenticavo "l'odore di ospedale" e l'immagine di mio padre che stava morendo. Lei mi aspettava ogni sera, paziente e infelice per me. 


Fu dopo la morte di mio padre che decisi di prendere un altro Beardie. Volevo un'altra possibilità per ricominciare con un altro cucciolo ora che avevo più esperienza e avevo imparato da Alice quanto è generosa e gentile l'anima di un Bearded Collie.


Alice ad 1 anno








Crescendo Alice

Mentre io entravo nel mondo dell'educazione cinofila Alice cresceva, era discola ma era la mia ombra. Dove ero io, era lei. Troppo. Infatti faticò non poco ad abituarsi a stare sola a casa. Fece anche parecchi danni. Uno di questi che costò anche molto riparare fu il dover di nuovo ricoprire una parete dell'ingresso con la tappezzeria (in seta, sigh!) che lei, durante un attacco di solitudine, staccò completamente. 



Novembre 1988

Novembre 1988


Le origini di Alice

Questo è il pedigree di Alice (Pauline del Narciso):





Alice è stato il mio primo cane e fu lei che mi fece entrare nel primo centro di educazione cinofila, dove mi appassionai, diventai un istruttore e da allora questo amore per l'addestramento del cane non mi lasciò più.
Era una cucciola molto vivace, intraprendente, forte fisicamente e se anche non fu mai disobbediente, certamente non era così docile nell'imparare. Non per difetto suo, ma per poca conoscenza mia. Le piaceva nascondersi dietro ai cespugli del giardino e fare degli agguati alle caviglie degli ospiti. Non mordeva ma aveva uno spiccato istinto predatorio che io, da inesperta quale ero, non seppi sfruttare.
Ripensando ora a lei, credo che avrebbe potuto fare dei buoni risultati sia in agility che in obedience ma io non fui in grado di capire come e con quali metodi addestrarla. E' un grande rammarico che mi porto dentro, purtroppo. 



Settembre 1988


Ottobre 1988

Ottobre 1988

Ottobre 1988

Ottobre 1988


Alice

Era il 1988 e volevo un cane. Dopo aver consultato (e convinto) mio marito, comprai un libro sulle razze e mi misi a sfogliarlo. Cercavo un cane tra le razze da pastore. Sulla pagina "Bearded Collie" mi fermai. La foto stampata era quella di un cane bellissimo, la taglia era ideale, ma quanto pelo! Telefonai al gruppo cinofilo e chiesi quali erano gli allevamenti più vicini a me e scoprii che l'unico allevamento che c'era era vicino a Pavia. Mi misi in contatto con l'allevamento, presi un appuntamento, e dopo qualche giorno mio marito ed io andammo a Rivanazzano. 

L'allevatore ci disse che aveva una cucciolata nata da pochi giorni, il 21 di agosto 1988, ci fece vedere i cuccioli dalla finestra e ci chiese di tornare dopo quaranta giorni. Così facemmo. Trascorso il tempo stabilito andammo all'allevamento e scegliemmo una cucciola bianca e marrone: Alice (Pauline del Narciso)








venerdì 26 luglio 2013

La partenza di Brian





Non esiste un lieto fine quando si racconta la vita del proprio cane. Questa non fa eccezione. Brian si ammalò di cancro, il 27 ottobre del 2005 volò sul Ponte.

Nel mio cuore c'è un posto dedicato a lui, Brian è là e vi resterà sempre.






L'Obedience

Quando Brian aveva quattro anni scoprimmo l'Obedience. Mi innamorai immediatamente di questa disciplina che allora non era ancora riconosciuta dall'ENCI.
Incominciammo, Brian ed io a girare l'Italia per partecipare a degli stage ed imparare. Dopo pochi mesi cominciammo le gare. E ancora una volta Brian non mi deluse. Dette tutto sè stesso per fare il meglio possibile, regalandomi ancora il suo cuore di cane generoso quale lui era. Ebbi tante soddisfazioni in Obedience.
Partecipammo ad un Campionato Europeo e a due Campionati del Mondo.

A parte i risultati agonistici, il legame con lui si strinse ancora. Andavamo spesso, soli alle gare. Facevamo tanti chilometri in compagnia uno dell'altro. La comprensione reciproca era totale.
















Campionato Europeo Nizza 1999

Campionato Europeo Nizza 1999

Campionato Europeo Nizza 1999

Campionato del Mondo Milano 2000

Campionato del Mondo Milano 2000

Campionato del Mondo Porto 2001

Campionato del Mondo Porto 2001

Campionato del Mondo Porto 2001


La vita con Brian

A parte gli allenamenti, le gare, il lavoro, Brian era un cane splendido nella vita quotidiana. Era un piacere andare a fare una passeggiata con lui, in città o in campagna, lui era sempre lì con me, dimentico del mondo intorno. I suoi occhi erano sempre in cerca dei miei, era attento ai miei movimenti per capire se c'era qualcosa che potevamo fare insieme. A casa invece "spariva". Aveva i suoi posti, sempre gli stessi, dove si acciambellava (rigorosamente sul pavimento, dato che non ha mai voluto riposare su brandine o materassini) e sembrava dormisse. Sembrava. Era sufficiente che mi vedesse prendere in mano il suo guinzaglio perchè me lo trovassi di fronte che mi fissava, pronto. La notte, fino alla sua ultima notte con me, ha sempre dormito di fianco al letto, con la testa sotto al mio comodino. Quando mi svegliavo lo trovavo seduto a guardarmi, con quei suoi occhi dolcissimi, felice di cominciare una nuova giornata insieme. 









L'Agility

Il tempo trascorse e Brian compì un anno.








febbraio 1995



Avevamo iniziato a praticare l'agility, a lui piaceva moltissimo. Imparò in fretta tutti gli ostacoli ed era un fulmine sui percorsi. Io un po' meno.